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Gravina di Catania, ruba all’interno del parcheggio del katane, arrestato 34enne – (Video)

Pubblicato il 12 Aprile, 2024

Su delega di questa Procura Distrettuale della Repubblica, i Carabinieri della Stazione di Gravina di Catania (CT), supportati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di GAGLIANO Luca, 34enne catanese già noto alle Forze dell’Ordine.

I fatti da cui trae origine l’emissione della misura cautelare in questione si sono verificati, come documentato dalle indagini dei militari dell’Arma, tra il luglio e il settembre 2023 all’interno delle aree di parcheggio di un parco commerciale della zona, ed hanno avuto ad oggetto il furto dei fari anteriori di una Fiat 500, di due Fiat 500 XL (in una delle quali è stato anche rubato un profumo e una power bank dall’abitacolo), il furto dei fari anteriori e posteriori di due Jeep Renegade, (in una è stato rubato un borsone contenente attrezzi vari e nell’altra anche un cellulare Huawey), il furto dei fari posteriori di una Fiat 500 XL.

Nello specifico l’indagato, avuto riguardo agli elementi compendiati nell’ordinanza custodiale, in una fase del procedimento in cui non si è ancora pienamente realizzato il contraddittorio tra le parti, nel corso della scorsa estate, avrebbe commesso sei furti coadiuvato da complici, due per i primi due furti e uno per gli altri, ancora in corso di identificazione.   

A registrare le immagini dei ladri in azione sono state le telecamere di video sorveglianza, installate presso il centro commerciale, le cui immagini sono state attentamente analizzate dagli investigatori dell’Arma di Gravina.

In particolare, dopo il primo furto, avvenuto il 28 luglio 2023, i Carabinieri hanno accertato che il furto era stato commesso da due uomini i quali avevano raggiunto il parcheggio di “interesse” a bordo di una Seat Ibiza risultata di proprietà del GAGLIANO.

Grazie al raffronto tra i fotogrammi estrapolati dalle immagini ed alcune foto, in possesso dei militari, che ritraevano la persona del 34enne si è ritenuto di poter identificare nell’indagato l’autore del furto.    

Ed ancora, gli stessi riscontri ottenuti per il primo furto, per quel che riguarda l’autovettura usata per raggiungere il parcheggio, si sono ripetuti per i furti avvenuti il 9 settembre ed il 18 settembre in danno dei proprietari di due delle tre Fiat 500 XL.

Per quanto riguarda il furto, avvenuto l’8 settembre, le immagini di videosorveglianza, hanno permesso di acquisire elementi in base ai quali il Gagliano sembrerebbe essere autore del reato.

Quanto al furto del 14 settembre gli investigatori si sono avvalsi delle immagini della videosorveglianza per acquisire elementi riguardanti l’abbigliamento dell’autore del furto che ancora una volta sembrerebbero riconducibili all’indagato.

In relazione all’ultimo furto, avvenuto il 21 settembre, l’auto utilizzata, una Seat Ibiza, sembrerebbe del tutto simile a quella utilizzata in occasione dei precedenti furti in precedenza esaminati.

Il campo d’azione del GAGLIANO e dei suoi complici sembrerebbe essere stato limitato al parcheggio di un parco commerciale che forniva, senz’altro, un buon assortimento di veicoli tra i quali scegliere accuratamente.

In relazione alle modalità d’azione, sembra potersi ricostruire che l’indagato e i correi, verificato che i proprietari delle auto i fossero allontanati dal luogo del parcheggio, dopo pochi minuti, previa forzatura del cofano motore, si impossessavano dei gruppi ottici ed eventualmente, laddove ve ne fossero, anche degli oggetti lasciati nell’abitacolo.  A questo punto si allontanavano frettolosamente a bordo dell’auto con la quale erano arrivati.

Le risultanze investigative, così fornite all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri di Gravina di Catania, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Catania di chiedere e ottenere dal G.I.P. del Tribunale etneo l’emissione del provvedimento cautelare della custodia in carcere a carico del GAGLIANO che è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.

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