Pubblicato il 11 Aprile, 2024
Campagna, paese nel salernitano, è ancora sotto choc per la morte dei due carabinieri Francesco Ferraro e Francesco Pastore, travolti da una Range Rover nella notte tra sabato e domenica che si è schiantata contro l’auto di pattuglia, dove c’era un terzo militare rimasto ferito, il maresciallo Paolo Volpe. L’auto, guidata da Nancy Liliano, ha proseguito la sua folle corsa travolgendo la Punto di un 75enne. Proprio Nancy Liliano è l’unica indagata nell’inchiesta.
Il ritorno a casa: “Sono addolorata”
La donna 31enne martedì sera è stata dimessa dall’ospedale di Oliveto Citra, dove era stata ricoverata dopo l’incidente insieme ad un’amica 18enne che viaggiava a bordo con lei, ed è tornata a casa nel centro storico di Campagna dove vive con la mamma.
Tramite il suo avvocato, Antonio Boffa, la 31enne si è detta profondamente addolorata per la tragedia e per il dolore che ha provocato alla due famiglie per la morte dei due militari.
La Liliano è accusata di omicidio stradale, reato per il quale per un beffardo caso del destino è sotto processo anche il padre per un altro incidente.
I test tossicologici
L’incidente si è verificato 5 giorni dopo che alla ragazza è stato restituito il Suv, precedentemente sequestrato perché privo di assicurazione. La ragazza tra l’altro era già sotto processo per un’inchiesta su un traffico di droga per il quale decise di patteggiare la pena a 3 anni, tornando in libertà nel 2020 dopo aver scontato la condanna agli arresti domiciliari.
Si attendono i risultati dei test tossicologici di secondo livello per chiarire se la ragazza guidasse sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente. Elena Cosentino, sostituto procuratore, sta aspettando anche i risultati di alcuni accertamenti tecnici sulla Range Rover della Liliano, prima di procedere all’interrogatorio.
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